Trama
Bologna, 2004.
Manuel ha 24 anni.
E’ un ragazzo pigro, senza grandi interessi o ambizioni, fiero di vedere
davanti a sé quello che ama definire il suo nulla cosmico.
I protagonisti




Agli inizi degli anni duemila, in un’Italia pre-crisi e pre-social ormai dimenticata, si intrecciano
le storie di quattro ragazzi – Manuel e i suoi tre cugini - cresciuti insieme in un minuscolo borgo
sulle montagne dell’Appennino bolognese dal nome fiabesco, Pietracolora.
C'è Bigio - di cui in paese nessuno ricorda più il vero nome - timido e impacciato, che va sempre in
bianco con le donne.
Poi c'è Pelle, il manovale che si finge immobiliarista.
Ed infine Canna, oppresso da una fidanzata che parla solo di matrimonio.
Attorno a loro ruota una ridda di personaggi senza tempo: il Poeta, Sanluca, Frate Frollo, con le
loro vicende dal sapore epico e giocoso. E accanto ai loro racconti, ne scivolano altri che fanno
meno sorridere, come quello della Vispa Teresa, una storia di “ordinaria violenza”, come tante mai
denunciata.
Agli inizi degli anni duemila, in un’Italia pre-crisi e pre-social ormai dimenticata, si
intrecciano le storie di quattro ragazzi – Manuel e i suoi tre cugini - cresciuti insieme in un
minuscolo borgo sulle montagne dell’Appennino bolognese dal nome fiabesco, Pietracolora.
C'è Bigio - di cui in paese nessuno ricorda più il vero nome - timido e impacciato, che va
sempre in bianco con le donne.
Poi c'è Pelle, il manovale che si finge immobiliarista.
Ed infine Canna, oppresso da una fidanzata che parla solo di matrimonio.
Attorno a loro ruota una ridda di personaggi senza tempo: il Poeta, Sanluca, Frate Frollo, con
le loro vicende dal sapore epico e giocoso. E accanto ai loro racconti, ne scivolano altri che
fanno meno sorridere, come quello della Vispa Teresa, una storia di “ordinaria violenza”, come
tante mai denunciata.